domenica 8 aprile 2018

Il viaggio continua…


Il nostro viaggio, in realtà, non è ancora giunto al termine: ci aspettano altri importanti appuntamenti:

  • ·         A fine maggio disputeremo una partita di calcio con i richiedenti asilo che abbiamo conosciuto a Villaregia. L’abbiamo chiamata “La partita dell’amicizia”perché vuole essere un invito a superare tutte le diffidenze e a trovare un’ occasione per stare insieme;
  • ·         Realizzeremo una mostra dei nostri elaborati artistici sul tema della pace e della fratellanza;
  • ·         Diventeremo attori e rappresenteremo lo spettacolo teatrale “Abbiamo diritto” sul tema dell’emigrazione insieme a tutti gli altri alunni del nostro plesso scolastico.


 Intanto, vogliamo rivolgere il nostro più sentito ringraziamento al Senato della Repubblica e al  Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per averci offerto la meravigliosa opportunità di partecipare a questo concorso e cogliamo anche l’occasione per salutare e ringraziare tutti gli alunni e gli insegnanti che hanno condiviso con noi, in piattaforma, i loro percorsi fomativi.

Vi lasciamo con un’anticipazione dei nostri lavori artistici:




















“Viaggi e miraggi” in un’unità di apprendimento


Realizzare un progetto interdisciplinare come questo significa soprattutto condividere, all’interno del Consiglio di Classe, una progettazione coordinata che si prefigga di perseguire non solo competenze disciplinari, ma anche competenze trasversali, desunte dai documenti nazionali vigenti.
A tale proposito, il Consiglio di Classe ha predisposto l’unità di apprendimento che vogliamo condividere con voi: si tratta di una unità significativa per gli alunni che si è posta l’obiettivo della formazione integrale della persona, raggiungibile attraverso una didattica laboratoriale che ha posto i ragazzi all’interno del processo di apprendimento.

Guarda l’unità di apprendimento:



sabato 7 aprile 2018

“Viaggi e miraggi”… in un Prezi


“Viaggi e miraggi”… in un Prezi


Giunti al termine del nostro percorso, abbiamo voluto rappresentare attraverso una simpatica presentazione le tappe più importanti del nostro viaggio:



mercoledì 4 aprile 2018

Oggi ci autovalutiamo


Oggi abbiamo svolto il questionario di autovalutazione del lavoro svolto.
Aiutati dagli insegnanti e guidati da alcune domande, abbiamo riflettuto su ciò che abbiamo realizzato grazie a questo progetto e su ciò che è rimasto dentro ognuno di noi.

Storie di rifugiati famosi



Oggi nella nostra classe sono venuti i ragazzi di 2 F e di 3 F a presentarci un progetto che hanno realizzato e che li ha portati a indagare sui nomi di rifugiati celebri.
Spesso, l’opinione pubblica tende a pensare al rifugiato come a una persona che costituisce un problema per il Paese che lo accoglie e che ha ben poco da offrire.
In realtà, i nostri compagni ci hanno indotto a riflettere sul fatto che molte persone vittime di ingiustizie e discriminazioni sono diventate portavoci delle loro sofferenze proprio grazie all’impegno civile, all’arte e alla letteratura.
È stato curioso pensare che Abramo, ma anche Gesù con Maria e Giuseppe hanno dovuto lasciare la loro terra per sfuggire alle persecuzioni.
In ambito letterario, ci sono Dante Alighieri e Niccolò Machiavelli. La triste  sorte è toccata anche a letterati, scienziati e musicisti come Victor Hugo, Bertolt Brecht,
Albert Einstein, Bela Bartok, Fryderyk Chopin, Richard Wagner.
Queste informazioni hanno stravolto totalmente l’idea originaria di rifugiato,  facendoci pensare alla grande ricchezza ottenuta dal Paese che li ha accolti.


martedì 3 aprile 2018

La stampa parla di noi


Alla nostra lezione di cittadinanza era presente, tra gli altri, anche una giornalista del quotidiano “Il Gazzettino”  che ha dato un gran risalto al nostro progetto.
Vedere il frutto del nostro lavoro anche tra le pagine dei giornali  ci riempie d’orgoglio.
Leggete cosa ha detto di noi:



martedì 27 marzo 2018

LA NOSTRA LEZIONE DI CITTADINANZA


Sabato 24 marzo alle ore 10:00, la nostra classe ha raggiunto la tappa più importante dell’itinerario! Grazie all’autorizzazione del Sindaco del nostro paese, abbiamo presentato tutto il progetto “Viaggi e Miraggi” nell’Aula Consiliare del Municipio, alla presenza sia degli ospiti che ci hanno onorato con la loro presenza, che hanno dato un senso ai nostri dubbi e/o alle nostre domande e che hanno arricchito la nostra esperienza con le loro interessanti testimonianze, sia dei nostri genitori che positivamente sorpresi hanno osservato noi figli con orgoglio e commozione.

Il momento è stato davvero emozionante per tutti e anche per noi, nonostante le continue prove fatte precedentemente per perfezionare ogni particolare dell’evento pubblico che ha dato lustro non solo alle attività svolte, ma al nostro stare insieme, al nostro aver condiviso ogni attimo inteso come opportunità di crescita personale e collettiva!
Ognuno, con il massimo dell’impegno, ha presentato una fase del progetto con l’intento di spiegare al pubblico presente tutto quello che è stato fatto in questi mesi, cosa abbiamo prodotto, cosa abbiamo imparato, quanto significativo sia stato tutto il percorso per ciascuno e per la classe!
Ci siamo scoperti cittadini attivi e responsabili di un mondo che continuamente muta e del quale dobbiamo costruire parti migliori, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che con coraggio e determinazione impareremo a superare crescendo, certi che il domani sarà migliore per noi e per tutti gli esseri umani, da nord a sud, da Londra a Tokyo, da Mosca a Melbourne, nella speranza che il sogno si avveri e cioè che “un giorno tutti gli uomini  scoprano di essere stati creati uguali” (cit Martin Luther King).
La strada da percorrere, dunque, è irta e faticosa ce ne rendiamo conto, ma abbiamo compreso durante questo lavoro a scuola, insieme ai nostri insegnanti, che è possibile percorrerla.
La raccomandazione che rivolgiamo a noi stessi e a tutti, come diceva Madre Teresa di Calcutta, è imparare a non giudicare perché se incorriamo nell’errore di farlo, non avremo tempo di amare!

Eccoci pronti per la nostra lezione!

La prof.ssa Caniato presenta il progetto al pubblico

Si comincia...

ognuno ha la propria parte da presentare

siamo emozionati ma ce la stiamo cavando piuttosto bene..... 

il saluto del nostro sindaco dott.ssa Maura Veronese

ringraziamo il pubblico così attento

una foto di gruppo

sorriso per tutti, è andato tutto bene...

una foto con Gibril e i nostri cartelloni.



mercoledì 21 marzo 2018

“Se conosco, non ho paura”: lezione di cittadinanza aperta al territorio


Lo avevamo promesso: anche noi dovevamo fare qualcosa per promuovere il cambiamento.
Detto… fatto!
Abbiamo deciso che sabato 24 terremo una lezione di cittadinanza aperta a tutti: ad Amnesty International, a tutte le autorità che abbiamo incontrato durante il nostro viaggio, ai nostri compagni di scuola, ai genitori, ai cittadini.
Sarà un’occasione importante per presentare il nostro lavoro e per sollecitare l’impegno e la partecipazione di tutti.
Il sindaco, che si è sempre dimostrato sensibile e partecipe e ci ha già aperto le porte di “casa sua” altre volte, ci ha addirittura messo a disposizione l’aula Consiliare!

LA NOSTRA LETTERA AL PAPA


Con la nostra insegnante di religione, abbiamo letto il “Messaggio del Santo Padre Francesco per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018”. Dal testo emerge che le azioni che possiamo attivare in risposta alla richiesta di aiuto dei richiedenti asilo sono essenzialmente quattro: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.
Noi riteniamo che il nostro progetto ci abbia offerto delle concrete occasioni di incontro con persone immigrate e siamo consapevoli che la conoscenza reciproca e il dialogo abbiano fugato molti pregiudizi che anche noi avevamo.
Ora lavoreremo per promuovere azioni di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e dell’accoglienza.
In risposta alle parole del Papa, gli abbiamo scritto una lettera di cui vogliamo condividere con voi alcune parti.




lunedì 19 marzo 2018

Le nostre interviste in un WordArt


Questo progetto ci ha portato a incontrare importanti istituzioni e associazioni presenti nel nostro territorio. Sentire persone con competenze diverse che affrontano lo stesso problema con una pluralità di punti di vista ci ha confermato la complessità della questione dell’immigrazione e dei richiedenti asilo. Tutti gli incontri ci hanno regalato emozioni, tutti i testimoni ci hanno riportato le loro esperienze e i loro pensieri. Eppure, in tutti i loro discorsi abbiamo trovato delle parole chiave comuni, queste: uomini, diritti, collaborazione, umanità, difesa, difficoltà, aiuto, cittadini, dovere, sofferenza, vita.
Abbiamo voluto sintetizzare questo messaggio comune grazie a un WordArt che rappresenta un cuore centrale, dove primeggiano le parole “uomini” e “umanità”, sostenuto da due mani che rappresentano l’aiuto, la collaborazione, i diritti umani. Il nostro disegno vuole essere una spinta verso la promozione  di un dialogo tra le diverse culture, assumendo la diversità come paradigma dell’identità stessa nel pluralismo, come occasione per aprire l’intero sistema a tutte le differenze.
Ecco il nostro WordArt:


domenica 18 marzo 2018

DAL MALI ALL'ITALIA, IL VIAGGIO DELLA SPERANZA


Mercoledì 14 marzo abbiamo restituito la visita a padre Mariano e a Luigina e li abbiamo raggiunti all’interno della loro comunità di Villaregia.
Lì abbiamo conosciuto Maura, proveniente dal Perù e anche Gibrin, scappato dal Mali per venire in cerca di fortuna in Italia.
Gibrin ci ha descritto la sua fuga forzata dalla sua terra, ma anche il dolore per la perdita, durante il viaggio, del padre.
Abbiamo vissuto, attraverso il suo racconto, la sua rotta attraverso il Sahara e la tappa forzata in Libia, dove ha conosciuto ogni forma di violenza e di privazione.
Il suo viaggio della speranza ha avuto una conclusione felice, perché è stato accolto all’interno della comunità di Villaregia e ha conosciuto tante persone disposte ad aiutarlo.
Di Gibrin ci hanno colpito la velata malinconia che permane nei suoi occhi nonostante il peggio sia ormai passato.
Abbiamo quindi svolto, tutti insieme, un gioco che ci ha indotti a riflettere sulle barriere linguistiche ma abbiamo poi scoperto l’importanza di sentirci tutti fratelli nonostante le diversità culturali.




giovedì 15 marzo 2018

Siamo tutti figli di immigrati


Nel nostro percorso non potevamo fare a meno di guardare al passato!
La storia narra che anche noi Italiani siamo stati un popolo di migranti e per questo abbiamo ricercato insieme informazioni circa i motivi per i quali i nostri antenati si sono spostati dalla propria terra natia in altri stati, in cerca di un futuro migliore.
 Abbiamo scoperto in primo luogo che l’emigrazione ha interessato sia le regioni settentrionali, sia quelle meridionali e che ha riguardato diversi ceti sociali: contadini, artigiani, operai e individui che non si riconoscevano più nella nazione che si andava costruendo.
 Le prime destinazioni, come attestano le nostre ricerche, sono state il Brasile e l’Argentina, mentre a partire dagli inizi del 1900 le mete sono diventate le città industriali degli Stati Uniti dove ci si recava con l’ambizione di migliorare la propria vita.
Confrontando, successivamente, dati e notizie abbiamo constatato che oggi i processi migratori hanno cause diverse; ai fattori economico-sociali, che provocano guerre, disordine, persecuzioni, si sono aggiunti la diffusione del modus vivendi dell’Occidente, l’emancipazione, il desiderio di libertà, la voglia di cambiare, aspetti questi ultimi che hanno causato e causano ancora soprattutto il cambiamento delle aspettative dei giovani.

domenica 11 marzo 2018

Quando le promesse della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo vengono disattese…


La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo rappresenta un documento di portata storica per l’umanità, in quanto offre la promessa di una vita dignitosa, in cui ogni individuo possa godere di standard di vita adeguati.
Dopo l’incontro con padre Mariano e Luigina della comunità di Villaregia, in classe abbiamo letto i trenta articoli della Dichiarazione e individuato i diritti che, sulla base delle loro testimonianze, sono stati negati ai ragazzi immigrati che ospitano.
Questo ci ha indotto a riflettere sugli squilibri che regolano il sistema-mondo e abbiamo dedotto che la povertà implica una negazione di questi diritti e, di conseguenza, la negazione della dignità umana.
Anche l’esercizio arbitrario del potere statale determina la mancata osservanza dei diritti umani: tutte le persone dovrebbero poter accedere a polizia, tribunali e ricever parità di trattamento; in realtà questo non è scontato in tutti i Paesi.
E che dire delle oltre 150 guerre che si sono combattute dal 1948, originando milioni di morti e di rifugiati?
A questo punto ci siamo interrogati su quale può essere il nostro ruolo ora.
Ne è derivata una naturale volontà a dare il nostro contributo per sviluppare un maggior senso di solidarietà verso gli altri: in fin dei conti, anche se ancora piccoli, anche noi possiamo diffondere il nostro messaggio ed è ciò che stiamo facendo.
TUTTI GLI UOMINI DEVONO E POSSONO BATTERSI PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI, TROPPO SPESSO VIOLATI, NESSUNO DEVE SOTTRARSI A QUESTA RESPONSABILITA’!
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Intrecciati: una risposta alla sfida dell’integrazione


Giovedì 8 marzo sono venuti a trovarci, nella nostra scuola, i missionari della comunità di Villaregia che ci hanno proposto un incontro di sensibilizzazione ai temi dell’accoglienza.
Padre Mariano, proveniente dal Porto Rico e   Luigina, originaria di Treviso, ci hanno introdotto nei viaggi della speranza che tanti immigrati affrontano, partendo dal nostro vissuto, dalla nostra idea di viaggio che è decisamente diversa dalla loro.
La comunità di Villaregia ha attivato da qualche anno un progetto di ospitalità dei rifugiati chiamato “Intrecciati”: esso rappresenta una risposta alla sfida dell’immigrazione per umanizzare l’ospitalità e favorire l’inclusione sociale di chi scappa dalla povertà, dalla guerra e dalle persecuzioni alla ricerca di una vita migliore.
Attualmente, sono accolti ben undici rifugiati che si sono lasciati alle spalle la famiglia, i sogni e gli affetti.
Partendo dal Ghana o dal Niger, tutti hanno dovuto attraversare in camion il deserto del Sahara e, arrivati in Libia, hanno conosciuto l’orrore del carcere dove privazioni e torture non mancano di certo.
L’attraversamento del Mediterraneo è avvenuto a bordo di gommoni stipati che odorano di morte ma anche di speranza.
Questo incontro è servito ad aprirci gli occhi su una realtà a noi sconosciuta, fatta di miseria, totale mancanza di prospettiva per il futuro, disumanità: noi non possiamo neanche immaginare cosa possa significare vivere in un Paese dove la   vita è in pericolo!
Empaticamente, abbiamo potuto percepire   loro tristezza dei giovani immigrati e abbiamo anche riflettuto su quanto possano far star male i pregiudizi infondati che spesso riserviamo loro.
Grazie a queste testimonianze, abbiamo potuto dar voce, sentimento e dignità a tutti coloro che, con grande difficoltà, scelgono di intraprendere questo viaggio.
Alla fine, eravamo tutti colpiti e storditi da ciò che avevamo ascoltato: la verità può far male, ma è l’unica possibilità che abbiamo per vivere al meglio la realtà.






giovedì 8 marzo 2018

A tu per tu con l’avvocato


Giovedì 1 marzo abbiamo incontrato a scuola l’avvocato Pietropolli. 
Anche questo incontro, insieme ai precedenti che hanno scandito le tappe del nostro viaggio fino a questo momento, è stato davvero interessante perché ci ha aiutati a comprendere il significato di alcuni termini che sentiamo e leggiamo spesso, a proposito di immigrazione. 
Con semplicità l’avvocato ha risposto alle nostre domande soffermandosi su concetti complessi quali: cittadinanza, decreto di espulsione, assistenza sanitaria, status, carta di soggiorno, che effettivamente non sono così facili da comprendere. 
Ma noi ci stiamo impegnando e stiamo allargando i nostri orizzonti proiettando le nostre menti, gradatamente, verso nuove conoscenze per essere un giorno capaci di superare il muro del pregiudizio e di dimostrare di essere come chiunque “cittadini del mondo” con le proprie esperienze, la propria religione, il proprio colore di pelle, la propria VITA.

sabato 3 marzo 2018

Noi, cronisti di classe


Il nostro plesso “Pio XII” da alcuni anni partecipa all’iniziativa del quotidiano “Il Resto del Carlino” che permette agli studenti di diventare veri e propri giornalisti e di scrivere alcune pagine di giornale, offrendo loro la possibilità di diventare cittadini davvero consapevoli.
Noi alunni di 1 E abbiamo già presentato con orgoglio il nostro progetto “Viaggi e miraggi”, ma ora abbiamo voluto sintetizzare le nostre interviste al Prefetto, al Sindaco della nostra città e agli operatori di Amnesty International, che ci hanno indotto a riflettere sul valore dell’accoglienza e dell’integrazione.
Se volete leggere i nostri articoli, cliccate il seguente link:



lunedì 26 febbraio 2018

Quando la scienza sconfigge il razzismo


Esistono le razze umane? 
Quando abbiamo posto questo interrogativo alla nostra professoressa di scienze, lei ha colto subito l’occasione  per rispondere in maniera rigorosamente logica e razionale alla nostra domanda e ha organizzato un percorso laboratoriale che ci ha condotti a comprendere il concetto di genoma. 
Dopo aver studiato la cellula e i suoi organelli, abbiamo lavorato in laboratorio, preparando dei vetrini e visionandoli al microscopio. Questo primo step si è concluso con la realizzazione di alcuni modelli di cellule da parte di gruppi diversi di alunni.
Abbiamo quindi affrontato lo studio del DNA e della genetica e in laboratorio siamo riusciti ad estrarre il DNA dalla frutta, visionandolo al microscopio.
A questo punto, la professoressa ha ritenuto che fossimo pronti per ricevere una risposta al nostro interrogativo iniziale.
Ci ha spiegato che il termine razza non è assolutamente scientifico: l’uomo è da sempre in continuo movimento, di conseguenza non è mai stato possibile ottenere varietà genetiche distinte. 
Il genetista Luca Cavalli Sforza ha demolito i fondamenti biologici del concetto di razza, basandosi proprio sul fatto che le civiltà non sono mai state strutture chiuse e isolate.
Il nostro DNA non può mentire: esso ci svela che le nostre differenze sono quisquilie, in termini genetici. A separarci dagli altri esseri umani c’è, infatti, una percentuale davvero minima del genoma: circa lo 0,1%. Inoltre, ogni popolazione conserva al suo interno quasi il 90% della variabilità genetica della nostra specie.
Bastano questi semplici dati a dimostrare che è assolutamente inutile voler stabilire delle differenze tra le razze umane.

Guarda qui le immagini relative al nostro laboratorio:




giovedì 22 febbraio 2018

Le Autorità Militari ospiti della scuola “Pio XII”


Giovedì 15 Febbraio abbiamo accolto nella nostra scuola “Pio XII” di Donada ospiti di tutto rispetto, ossia alcuni rappresentanti delle autorità militari impegnate sul nostro territorio. 
Nell’ambito del progetto a cui abbiamo preso parte, è sembrato doveroso e importante raccogliere informazioni relative alle testimonianze, oltre che delle autorità civili, anche di quelle militari e infatti abbiamo avuto l’onore di poter intervistare il Comandante della Polizia Locale di Porto Viro, il Commissario Capo, l’Ispettore Capo e l’Assistente Capo della Polizia di Stato di Rovigo responsabili dell’Ufficio Immigrazione. 
Anche loro, con disponibilità infinita, sono riusciti a rendere comprensibili concetti complicati, riferiti a un argomento attuale e particolarmente complesso che riguarda la nostra nazione e non solo. L’incontro è stato davvero molto interessante e coinvolgente a tal punto che, avendolo esteso a tutti gli studenti della scuola, è diventato immediatamente interattivo con domande poste agli “ospiti” da parte di tutti. 
La loro presenza, il fascino delle divise indossate, i loro racconti circa esperienze drammatiche vissute personalmente e direttamente sul campo, come quelle riportate dall’Ispettore Capo tornata da poco dalla Calabria, una delle regioni italiane dove avvengono gli sbarchi degli immigrati, hanno incuriosito tutti e hanno confermato che tutto quello che i telegiornali trasmettono quotidianamente è assai distante dalla scenografia di un film, bensì è purtroppo la fotografia di una situazione tragica che ci vede protagonisti, non solo come spettatori, ma anche come fautori di un cambiamento epocale.




lunedì 19 febbraio 2018

LA 1^E RICEVUTA DAL SINDACO


Un’altra tappa del nostro viaggio ha previsto l’incontro con il Sindaco della nostra città di Porto Viro. Siamo stati ricevuti nell’aula consiliare del Municipio e anche questa occasione è stata per noi significativa ed emozionante! 
Il Sindaco, estremamente disponibile, ha risposto alle nostre domande che, a turno, le abbiamo sottoposto, fornendoci informazioni preziose riguardo la presenza degli immigrati nel nostro paese, situato nel Basso Polesine. 
Si tratta di circa 80 ragazzi che sono  sistemati in tre strutture: il Delta Park, un hotel a Porto Viro, Ca’ Pisani, una frazione del nostro territorio e Villaregia, una comunità missionaria. 
È stato detto che la cooperativa che li gestisce si chiama Porto Alegre e che essa ha il compito di occuparsi di tutti coloro che arrivano qui da noi da paesi extraeuropei, richiedendo asilo politico. L’aspetto sul quale il Sindaco si è soffermato riguarda le proporzioni preoccupanti che l’immigrazione ha raggiunto nel nostro territorio, spesso generando un atteggiamento di malcontento da parte di alcuni cittadini che, vivendo un periodo di incertezza e insicurezza, talvolta sono poco propensi all’accoglienza. 
Ciò che non va dimenticato, però, è che a coloro che vivono la propria vita nel pericolo costante non può essere negato il diritto di ottenere una possibilità di riscatto.






venerdì 16 febbraio 2018

Studio della popolazione di Porto Viro


Grazie ai dati che ci sono stati forniti dall’ufficio anagrafe del Comune di Porto Viro, abbiamo potuto studiare le caratteristiche della popolazione della nostra città.
Alla fine del 2016, gli abitanti risultavano essere  14.405, di cui 626 stranieri. La percentuale di stranieri residente nel nostro territorio è, dunque, del 4,3%, nettamente inferiore rispetto alla media nazionale dell’8,3%. È stato interessante realizzare il grafico dell’albero delle età, che ha evidenziato una base stretta, indice di una popolazione in fase di invecchiamento.
Abbiamo voluto, inoltre, indagare sulle nazionalità degli stranieri residenti nel nostro comune,  osservando che essi provengono addirittura da quattro continenti: Africa, Asia, America e, naturalmente, Europa.
I richiedenti asilo sono circa 80 (il loro numero varia continuamente) e sono ospitati in tre diversi luoghi: l’hotel Delta Park, Ca’ Pisani e Villaregia.
Porto Viro può, a ragione, essere definita una città multietnica e multiculturale, e questo è indubbiamente fonte di grande ricchezza.

Ecco  il nostro report sulla popolazione di Porto Viro:


Report popolazione Porto Viro

venerdì 9 febbraio 2018

L’impegno di Amnesty International



All’interno della nostra scuola si è svolto, nei giorni scorsi, un incontro con Amnesty International, organizzazione internazionale che lotta contro le ingiustizie e in difesa dei diritti umani nel mondo.
L’occasione ha offerto importanti momenti di riflessione sul fatto che tutti, uomini e bambini, siamo titolari di diritti inalienabili che nessuno, neanche lo Stato, può negare o violare.
Come ha sottolineato la relatrice Martina Manfrinati, purtroppo, nel mondo, la democrazia, la libertà, l’uguaglianza, il rispetto dei diritti umani non sono garantiti a tutti.
Sono numerosi i cittadini che scappano dai loro Paesi alla ricerca di una seconda opportunità di vita, lasciandosi alle spalle guerre, persecuzioni, dittature, carestie.
L’obiettivo di Amnesty è proprio quello di proteggere queste persone aiutandole a realizzare i loro progetti di vita.






venerdì 2 febbraio 2018

Abbiamo incontrato il Prefetto



Il nostro viaggio ha previsto, qualche giorno fa, una tappa davvero interessante! 
La nostra classe è stata ricevuta dal Prefetto di Rovigo nella Sala delle Riunioni, dove questo illustre esponente dello Stato italiano incontra i capi di forze armate, comandanti e colonnelli, e non solo, per discussioni e decisioni in merito all’ordine della sicurezza pubblica. 
Dopo aver spiegato quali funzioni riveste e che compiti svolge, il  Prefetto ha risposto alla sequenza delle domande che abbiamo preparato con le nostre insegnanti, chiarendo i nostri dubbi sul tema dell’immigrazione e riservando particolare attenzione ai richiedenti asilo politico in Italia. 
Ci ha spiegato, con linguaggio semplice, adatto a noi ragazzi, che esiste differenza tra i termini profugo, clandestino e richiedente asilo e successivamente ha fornito dati numerici ed esempi relativi alla presenza sul nostro territorio di gente proveniente da paesi extracomunitari. 
Abbiamo appreso che attualmente sono presenti nella provincia di Rovigo circa 600 immigrati che, in attesa delle decisioni da parte delle commissioni preposte a cui giungono le loro domande di richiesta d’asilo, si dedicano ad attività di volontariato. 
Abbiamo anche compreso l’importanza della sinergia che deve crearsi nel lavoro tra il Prefetto e i Sindaci circa la questione dell’arrivo e dunque della sistemazione dei richiedenti asilo a cui, in onore dei Diritti Umani, non bisogna negare la possibilità di avere un futuro migliore rispetto alle vicende drammatiche della loro terra natia da cui scappano, a cui non bisogna negare una dignitosa accoglienza  e una degna assistenza nel rispetto di regole precise che ognuno di loro deve rispettare, sulla base di continui controlli effettuati da chi di dovere. 
L’incontro è durato circa un’ora ed è stato per noi un’esperienza significativa e ricca di emozione, visto che per la prima volta abbiamo incontrato un rappresentante delle istituzioni italiane.