Oggi abbiamo svolto, con la professoressa di italiano, un’interessante
attività che abbiamo chiamato “Quella volta che ho giudicato senza conoscere”, che
ha rappresentato un momento di riflessione collettiva.
Con estrema sincerità e senso critico, abbiamo meditato sulle volte in
cui abbiamo compiuto questa azione, sulle volte in cui abbiamo giudicato in
maniera affrettata e superficiale qualcuno, senza effettivamente conoscerlo.
Abbiamo discusso liberamente descrivendo le nostre esperienze e mostrando
il nostro punto di vista, dimostrando di essere, a volte, intrappolati nella
logica del pregiudizio nei confronti di chi ha un diverso colore di pelle, un
diverso abbigliamento, un diverso modo di osservare, un diverso modo di fare.
Ci siamo anche trovati a esprimere il nostro timore, i nostri dubbi, le
nostre perplessità riguardo ciò che non conosciamo o che non risulta affine al
nostro concetto di normalità.
Siamo arrivati a scrivere il nostro pensiero come fosse una traccia indelebile
sulla quale torneremo a ragionare alla fine del nostro percorso di conoscenza e
non solo, di presa di coscienza!
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